Le deputate americane contro la Corte Suprema fermate dalla polizia
Martedì davanti alla Corte suprema americana, a Washington DC, la polizia ha fermato, multato e poi rilasciato decine di persone e diverse deputate e deputati Democratici del Congresso mentre protestavano a favore del diritto all’aborto. I deputati fermati sono stati 16, di cui 15 donne: tra i nomi più noti c’è quello della 32enne Alexandria Ocasio-Cortez e delle colleghe Cori Bush, Ilhan Omar e Rashida Tlaib.
La manifestazione è una delle tante che sono state organizzate da gruppi femministi e per la giustizia sociale dopo chela Corte suprema – composta a maggioranza da giudici nominati da presidenti Repubblicani – ha ribaltato la storica sentenza del 1973 , che garantiva il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale.
Da allora, in molti stati sono entrate in vigore leggi che limitano l’accesso all’aborto e altre verranno approvate nel prossimo futuro. Il corteo di protesta, composto da una piccola folla, è partito dal Campidoglio ed è proseguito fino all’area antistante alla Corte suprema con uno striscione arancione con la scritta: «I nostri corpi, i nostri tribunali, la nostra democrazia». Davanti alla Corte suprema i manifestanti hanno ignorato l’invito della polizia a disperdersi e le minacce di arresto.
A quel punto la polizia è intervenuta e ha fermato circa 34 persone per affollamento, ostacolo e intralcio al passaggio: è l’accusa che viene più spesso usata dalla polizia per arrestare manifestanti impegnati in azioni pacifiche di disobbedienza civile. Le persone fermate sono state ammanettate e portate una alla volta in un’area poco distante dove sono state registrate, multate e poi rilasciate.
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