Leggi su Sky TG24 l'articolo Minaccia la sorella con due coltelli: arrestato 45enne nel Casertano
A dare l’allarme è stato l’anziano padre dei due fratelli, un 81enne che, avendo assistito alla scena, è sceso in strada per chiedere aiuto. In seguito ha raccontato di essere stato lui stesso vittima di maltrattamenti da parte del figlio in passato
Un uomo di 45 anni ha minacciato la sorella, di un anno più grande, puntandole due grossi coltelli all’addome durante una lite e per questo è stato arrestato. E’ successo a Vitulazio, nel Casertano. A dare l’allarme è stato l’anziano padre dei due fratelli, un 81enne che, avendo assistito alla scena, è sceso in strada per chiedere aiuto.L’uomo, disperato, ha attirato l’attenzione di un appuntato scelto dei carabinieri libero dal servizio, che è subito intervenuto.
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Milano, minaccia con coltello ex moglie per vedere figlio: arrestatoLeggi su Sky TG24 l'articolo Milano, minaccia con coltello ex moglie per vedere figlio: arrestato
Leggi di più »
Msc prolunga la sospensione delle crociere al 31 luglio, voucher per gli ospitiLa compagnia conferma la programmazione 2021 con 19 navi (due nuove)
Leggi di più »
Catania, scoperto con un chilo e mezzo di marijuana: arrestato 20enneLeggi su Sky TG24 l'articolo Catania, scoperto con un chilo e mezzo di marijuana: arrestato 20enne
Leggi di più »
Verona, blitz contro la 'ndrangheta - E i due arrestati dissero: 'Miglioranzi e Tosi ce li abbiamo per le palle' - Il Fatto QuotidianoGaleotta fu la fotografia che nel bel mezzo della campagna per eleggere il sindaco di Verona ritraeva, nel 2017, la candidata Patrizia Bisinella seduta al bar con Vito Giacino, ex vicesindaco della città arrestato e condannato per concussione. Un colpo basso perché la senatrice, eletta con la Lega nel 2013, era la compagna di Tosi …
Leggi di più »
Così Brueckner fu arrestato (per droga) due anni fa a MilanoI carabinieri lo hanno fermato al consolato tedesco di via Solferino: doveva scontare una condanna per traffico di droga. Nessuno in Italia sapeva delle indagini già in corso in Germania sul terribile sospetto di un suo coinvolgimento nella scomparsa della bimba inglese
Leggi di più »
Braghin, il condottiero della Pro nel 2012: “Tra due anni celebriamo al Piola l’impresa della B”«La mia Pro Vercelli, quella che andò in B, è stata la squadra perfetta». Non ha dubbi Maurizio Braghin, il condottiero dei ragazzi del 10 giugno, che nel 2012 riportò, dopo 64 anni d’attesa, la Pro in cadetteria. «Sono i giorni in cui la mente va a quelle settimane splendide di otto anni fa. Non può essere diversamente - dice l’ex allenatore bianco-. Abbiamo vissuto emozioni uniche, indelebili: siamo partiti per salvarci e alla fine abbiamo scritto la storia, centrando una promozione impensabile». La Pro, partita in sordina, fece l’impresa: «E c’è da dire che quel campionato era veramente tosto: c’erano degli squadroni, che a citarli ancora oggi, vengono i brividi. Un girone in verticale, di extraterrestri, con squadre del Sud come Avellino, Benevento, Taranto, Sorrento, Foggia, tal tifo caldo e dagli obiettivi alti. E’ stato un campionato strepitoso: sembrava già una B, pur essendo serie C. Nessuno a inizio stagione avrebbe scommesso un euro su di noi». Braghin si focalizza sui playoff, sulla cavalcata trionfale della Pro, più forte di tutti e tutto: «Tutto il campionato è stato bello, ma le ultime settimane sono state magiche. Noi entrammo nei playoff da quinti, con un punto in più sul Benevento. In pochi pensavano che potessimo andare avanti, invece siam finiti in B. E gli spareggi per noi sono stati tutt’altro che semplici». Braghin ricorda le espulsioni e gli infortuni: «E’ stato un cammino tutto in salita, e per questo ancora più emozionante. Al Piola contro il Taranto, dove vincemmo 2 a 1 all’ultimo minuto grazie alla doppietta di Espinal, finimmo 9 contro 11. Murante venne espulso, Rosso si infortunò e non avevo più cambi a disposizione. E sbagliammo anche un rigore. A Taranto, davanti a 10 mila persone che ci fischiavano contro, e con tutte le pressioni vissute nel pre gara, non concedemmo nulla ai nostri avversari: una partita perfetta, dove i pugliesi non riuscirono a farci un tiro in porta. E loro, per evitare il fallimento, avrebbero dovuto vincere a t
Leggi di più »