Il tennis stravolto dell’Uts: “quarti” al posto di set e game, morte improvvisa e carte jolly
Si chiama The Ultimate Tennis Showdown, una sigla da wrestling, con tanto di etichette da supereroi a buon mercato stampate in brochure: Matteo “The Hammer” Berrettini, Dominic “The Dominator” Thiem, Feliciano “El Torero” Lopez, e via così.
Poi ci sono le UTS card, le carte tipo Pokemon che il coach può giocarsi per dare superpoteri al suo giocatore, o toglierne all’avversario: tre palle di servizio, l’obbligo di chiudere un punto in tre colpi, una manciata di secondi in più dei 15 previsti per rifiatare tra un punto e l’altro. Per giunta con un algoritmo - misterioso e indecifrabile da casa - che decide per quanti secondi le card hanno effetto.
Tutti o quasi gli sport in questo lembo di terzo millennio stanno provando a cambiare pelle. Per inseguire le esigenze delle tv e i gusti di un nuovo pubblico che - dicono - ha poca pazienza e l’attenzione di uno sgombro. Però ci sono sperimentazioni che hanno un senso, che nuotano nella corrente della tradizione cercando di smuovere le acque morte. E trovate che sanno solo di Barnum, che buttano via il bambino con l’acqua sporca.
“Mou” ha capito che della sua esibizione si sarebbe magari parlato, ma non quanto di uno “scandalo” regolamentare, e come certi addetti stampa dal fiuto raffinato lo scandalo se l’è procurato. Anche se è il primo a sapere che il tennis vero non copierà mai il suo codice da videogame.
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Il caso Louis C.K. La molestia non è una forma d’arte - Il Fatto QuotidianoLa masturbazione per me è importante. Mi mantiene sano. Sono un buon cittadino, un buon padre, riciclo e mi masturbo. E ne sono orgoglioso. E dopo, mi masturberò pensando a te. E non c’è niente che tu possa fare al riguardo. (Si toglie il microfono e se ne va incazzato) – Louis C.K. a Ellen …
Leggi di più »
Bonomi: debole il piano del governo Conte non ci sta: il nostro progetto c’èNuovo affondo del presidente di Confindustria. Domani il vertice tra premier e industriali.
Leggi di più »
Juventus, Chiellini si chiama fuori: 'Non sono pronto per il Napoli'Il difensore, tra il lungo infortiunio e il lockdown, non riesce a ritrovare la condizione: 'Mi sto riprendendo da qualche acciacco. Dovrò lavorare
Leggi di più »
Salman Rushdie: “Nessuno ha il diritto di non essere offeso”«Cos’è la libertà di espressione? Senza la libertà di offendere cessa di esistere». È un principio che Salman Rushdie ripete spesso, e rappresenta il principio portante della sua intera esistenza. La fatwā di cui è stato vittima lo ha trasformato in un personaggio unico nel mondo letterario, e spesso ha finito con l’oscurarne il talento letterario. Penso che sarebbe il primo a dividere la sua vita in prima e dopo il giorno in cui venne condannato a morte dall’ayatollah Khomeini: era il 14 febbraio 1989, e quando ne parla si sforza di usare l’ironia, «è stato il mio augurio di San Valentino», prima di spiegare che «esistono ancora delle frange di fondamentalisti che ogni anno, in occasione di quella data, mi ricordano che non hanno affatto dimenticato: per me la festa degli innamorati continua». È un uomo estremamente spiritoso, brillante e dalla battuta pronta, ma quando parla di questa vicenda gli compare sul volto un velo di angoscia. Quando scrisse I versi satanici era già noto per alcuni libri bellissimi quali I figli della mezzanotte, caratterizzati dal realismo magico. Sin dall’inizio della sua carriera si era messo in luce per uno spirito irriverente soprattutto nei confronti della propria cultura d’origine: proviene da una famiglia musulmana, ma oggi si professa completamente ateo, e nel libro che ha scatenato la condanna a morte scrive «sin dall’inizio dei tempi l’uomo ha creato Dio per giustificare quello che non era giustificabile». Tre settimane prima della fatwā dichiarò sull’Observer che Maometto era uno dei più grandi geni dell’umanità, ma la situazione era ormai precipitata: visse per molti anni in Inghilterra sotto protezione e con una falsa identità, si interruppero le relazioni diplomatiche tra Gran Bretagna e Iran, il libro venne bandito in tredici paesi, mentre si scatenavano ondate di violenza che videro perfino l’uccisione di editori e traduttori del testo. Nel momento più acuto delle polemiche dichiarò che «il libro non è in alcun modo blasfe
Leggi di più »
Inflazione ferma, ma non per gli alimentari, dove continua il caro prezziIl costo della spesa per i beni alimentari è cresciuto del 2,5% a maggio su base annua
Leggi di più »
La leva della produttività e il richiamo di Visco che non piace al palazzoLo scenario del governatore per far crescere la produttività dell’1% medio per un decennio per generare una crescita del Pil dell’1,5% annuo lungo lo stesso periodo e i
Leggi di più »