Mandato di comparizione del Dipartimento di Giustizia: indagine sulla posizione dominante del colosso della Silicon Valley nel mercato dei chip con intelligenza artificiale integrata
Crescita esponenziale dei ricavi ma non tanto da sorprendere il mercato; incertezza sugli investimenti futuri dei grandi gruppi mondiali in intelligenza artificiale; titolo che tratta a multipli eccessivi; e infine indiscrezioni rilanciate da Bloomberg secondo le quali ci sarebbe un mandato di comparizione per la società da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in relazione all’indagine sulla sua posizione dominante nel mercato dei chip con intelligenza artificiale...
Le argomentazioni a giustificazione dei movimenti in Borsa di Nvidia sono molteplici e si sovrappongono al punto da portare le azioni del gruppo, produttore di unità di elaborazioni grafiche per l’intelligenza artificiale, ad avere la. Un dato che certo non fa presagire che il titolo possa trovare una stabilità a breve e non ripetere più scossoni come quello di martedì, con un -9,53% che ha ridotto in poche ore dila capitalizzazione della società .
Ieri il titolo ha ritrovato la via di un timido rialzo nel corso della seduta ma, in serata, sono tornate le vendite e la capitalizzazione è scesa ulteriormente aL’indiscrezione relativa al mandato di comparizione non viene sottostimata dal mercato, che già stava facendo i conti sull’incertezza della tenuta degli investimenti delle aziende in intelligenza artificiale.
Ma non finisce qui. Gli analisti stanno analizzando anche i multipli a cui le azioni vengono scambiate. In un’analisi comparata tra il picco delle azioni Nvidia attorno al 23 agosto scorso e il picco di Microsoft nel 2000 in piena bolla tech emerge che le prime vengono scambiate con un rapporto prezzo/ricavi ben più alto dei livelli raggiunti 24 anni fa dalla società di Bill Gates.
Certo il mercato non si aspetta questo, ma i dubbi degli investitori permangono. Soprattutto ora che la presunta posizione dominante della società potrebbe portare a interventi delle autorità. Non solo negli Stati Uniti, dal momento che anche l’Unione Europea e la Cina hanno richiesto informazioni a Nvidia preoccupati per «il collo di bottiglia» nella fornitura di Gpu, che potrebbe compromettere il futuro impiego dell’intelligenza rtificiale da parte delle imprese.
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