Uno studio condotto dall'Università di Birmingham ha analizzato l'impatto dell'interdetto sui cellulari nelle scuole del Regno Unito, un anno dopo la sua implementazione. I risultati mostrano che non ci sono differenze sostanziali in termini di salute mentale o voti scolastici rispetto all'anno precedente.
Proibire i telefoni a scuola è utile? È la domanda a cui ha cercato di rispondere un gruppo di esperti in Gran Bretagna a 365 giorni dall'entrata in vigore del mobile's ban, cioè la messa all'indice degli smartphone in tutte le classi del Regno Unito.Un anno fa l'allora governo conservatore inglese proibì la possibilità di avere il cellulare in classe, chiedendo agli insegnanti addirittura di perquisire gli zaini degli studenti in caso di dubbio.
Ebbene i risultati sostengono che non ci siano differenze sostanziali rispetto all'anno precedente, in cui ragazze e ragazzi portavano sempre con loro il telefono. Tra l'altro, questa misura non ha diminuito il tempo medio totale che gli studenti passano sui loro smartphone. I ricercatori hanno messo a confronto 1.227 studenti di una trentina di diverse scuole secondarie. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica BMJ Open.I risultati non lascerebbero spazio a dubbi: non ci sono prove scientifiche a supporto delle politiche di restrizione dei cellulari. Non ci sono stati miglioramenti né nella salute mentale, né nei voti scolastici.
Anche in questo caso, i ricercatori usano una parola molto in voga tra gli esperti scientifici e cioè approccio olistico. In pratica la ricerca ha sottolineato come sia del tutto insufficiente occuparsi solo delle ore che gli adolescenti trascorrono a scuola, se poi possono utilizzare lo smartphone in tutto il resto della giornata. L'alleanza con i genitori è quindi fondamentale.
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