Isobelle Panton, esperta di sviluppo professionale, indica quattro situazioni in cui è opportuno omettere alcuni dettagli durante un colloquio per aumentare le proprie possibilità di essere assunta.
Una delle fasi più stressanti nella ricerca di un lavoro è senza dubbio il colloquio. Molti si sentono sotto pressione nel dover dimostrare al potenziale futuro capo quanto valgono, tutto in poco tempo e in un contesto che spesso non ha molto a che fare con le mansioni che ricopriranno in caso di assunzione.
Esistono vari tipi di colloqui, ma alcune domande sono inevitabili e mettono in difficoltà: è meglio essere completamente onesti o 'modificare' la verità per ottenere il lavoro? A rispondere è Isobelle Panton, esperta di sviluppo professionale, che indica quattro situazioni in cui omettere certi dettagli è «assolutamente da fare». Perché hai lasciato il lavoro precedente? @corporateagonyaunt Lies you SHOULD tell at interview that nobody wants you to know #careeradvice #interviewadvice #careertok ♬ original sound - Iz | Corporate Agony Aunt 💸 Parlare del motivo per cui hai lasciato il lavoro precedente è uno dei momenti più delicati in un colloquio, secondo Isobelle Panton. Il suo consiglio? Evita di entrare nei dettagli di conflitti o aspetti negativi. «Se è negativo, non voglio sentirlo», dice nel video pubblicato su TikTok. Invece, è meglio concentrarsi sulle opportunità di crescita che offre la nuova posizione. Una risposta come: «'Ho raggiunto il massimo sviluppo nella mia azienda attuale e ora voglio continuare a crescere' può presentarti come una persona positiva e professionale». Quante offerte di lavoro hai ora? Un altro consiglio riguarda la domanda su altri processi di selezione. Secondo l'esperta, è meglio dare l'impressione di avere diverse opzioni, anche se non è del tutto vero. «Se pensano che tu abbia molte uova in diversi panieri, ti vedono come una persona di talento», ha spiegato. «Questo non solo aumenta il tuo valore agli occhi del datore di lavoro, ma può anche rafforzare la tua posizione nelle trattative». I tuoi progetti futuri Isobelle Panton suggerisce anche di evitare di parlare di progetti personali a lungo termine che potrebbero far pensare a una scarsa dedizione verso l’azienda. Ad esempio, se hai intenzione di viaggiare per un anno o cambiare settore, meglio non menzionarlo. «Se parli di un viaggio in Thailandia di un anno, non voglio sentirlo», ha detto chiaramente. Le aziende cercano persone che siano completamente dedicate alla posizione e all’organizzazione, quindi è fondamentale proiettare stabilità. Ambizioni imprenditoriali Infine, l'esperta parla delle ambizioni imprenditoriali. Anche se avere progetti personali può essere positivo, dire che vuoi aprire un’attività tua può sembrare una mancanza di impegno verso l’azienda. «Non è il caso di essere sinceri», ha detto, spiegando che, pur essendo obiettivi ammirabili, non sono quello che i datori di lavoro vogliono sentire in un colloquio
COLLOQUIO LAVORO MENTIERE OPPORTUNITÀ SUCCESSO
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