«Laurel o Hardy», appuntamento conclusivo delle «Giornate del Cinema Muto 2020» (online con l'accompagnamento musicale di Neil Brand e, dal vivo, con quello della Zerorchestra, alle 16.30 al Teatro Verdi di Pordenone).
si vedranno, grazie alla «Lobster Films» di Parigi e all'americana «Library of Congress», filmini rarissimi che consentono di intuire le future potenzialità del duetto e il diverso tipo di comicità che caratterizzava i due interpreti, Stanlio più estremo e surreale, Ollio più caricaturale e popolare.
Nato in Georgia nel 1892, Oliver Hardy era già apparso, prima di diventare Ollio, in più di 300 film, mentre Stan Laurel, classe 1890, cresciuto nel vaudeville inglese, aveva interpretato, prodotto, scritto o diretto una novantina di film. In «The Rent Collector», del 1921, Oliver Hardy è la spalla di Larry Semon nel primo titolo di una collaborazione professionale che poi divenne anche una forte amicizia. In «The Serenade», del 1916, si può leggere un’anticipazione del legame alla base del duo Stanlio & Ollio.
Le sequenze di «Detained», girato nel febbraio del 1924 da Percy Pembroke mostrano Stan Laurel trasformato in detenuto da un evaso che, prima di darsi alla fuga, gli ha infilato la sua divisa a strisce, facendolo diventare bersaglio innocente di tutte le possibili punizioni carcerarie. Ma proprio quell’assoluto candore sarà il modo con cui Stanlio, anche senza volerlo, riuscirà a evitare le pene capovolgendo le situazioni sempre in suo favore.
I cortometraggi proposti dalle «Giornate del cinema muto» offrono l’occasione di conoscere meglio le personalità di due geni della risata, diversi in tutto, per carattere e per formazione artistica.
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