L'Fsb russo ha arrestato un cittadino che stava per utilizzare sostanze chimiche tossiche per avvelenare i lavoratori di un'impresa militare-industriale nella regione di Yaroslavl. Le accuse puntano all'Ucraina come mandante dell'operazione.
L' Fsb russo ha annunciato di aver impedito un attacco terroristico pianificato dai servizi speciali ucraini che prevedeva l'utilizzo di sostanze chimiche tossiche per avvelenare i lavoratori di un'impresa militare-industriale nella regione di Yaroslavl . Un cittadino russo è stato arrestato in possesso di due contenitori di sostanze chimiche pericolose, capaci di causare ustioni alle vie respiratorie con possibile morte.
L'Fsb sostiene che l'operazione è stata orchestrata dal territorio ucraino tramite canali di comunicazione come Telegram, come confermato dalle informazioni raccolte dai dispositivi sequestrati all'uomo. Un video diffuso dall'Fsb mostra l'arresto dell'uomo, mentre cammina per strada con una sacca contenente i contenitori, e la successiva caduta del bagaglio dopo l'intercettazione. Nonostante non sia ancora stata rivelata l'identità dell'azienda presa di mira, si ritiene che si tratti dell'industria metalmeccanica, di fondamentale importanza per la regione e per le relazioni economiche estere di Mosca. La regione di Yaroslavl è stata oggetto di accuse simili da parte di Mosca in passato, durante il conflitto in Ucraina. Un anno fa, la Russia accusava l'Ucraina di utilizzare un agente anticolinergico simile al 3-quinuclidinil benzilato, in codice NATO ''VX'', per attacchi chimici. A febbraio, l'Fsb dichiarò di aver sventato un attacco terroristico pianificato nella regione utilizzando un analogo di questo agente chimico, arrestando tre cittadini ucraini. L'Fsb dichiarò all'epoca che gli agenti chimici sequestrati erano destinati alla creazione di armi chimiche di distruzione di massa, sviluppate negli Stati Uniti. La notizia dell'attacco pianificato a Yaroslavl, se confermata, dimostra un'accelerata capacità Ucraina di penetrare nel territorio russo, orchestrando attacchi dall'interno, come nel caso del generale Kirillov, e sottolinea la presenza di vaste schiere di cittadini russi pronti a prestare il fianco alle operazioni dell'intelligence di Kiev
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