Tre Stabat Mate in un luogo in cui splendori diversi si intrecciano l'un l'altro, grazie a potenzialità acustiche di rara bellezza.
Tre Stabat Mate in un luogo in cui splendori diversi si intrecciano l'un l'altro, grazie a potenzialità acustiche di rara bellezza. Si conclude così la fitta sequenza di appuntamenti musicali, articolati in dieci sezioni per sedici giorni di concertiBiennale di Venezia
Ecco dunque, nell’arco di sedici giorni, una fitta sequenza di appuntamenti musicali articolati in ben dieci sezioni “Attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni veneziane legate alla storia della musica e di quelle che hanno concorso alla conservazione dei manoscritti, abbiamo voluto evidenziare la continuità tra la contemporaneità e il passato che ci precede: la scuola veneziana ha del resto gettato le basi di tantissimi atteggiamenti compositivi dell’espressività contemporanea”
, riferiva Francesco Sansovino nel 1581, descrivendo una vitalità che trova riscontri anche a livello popolare: “Si cantava – scriveva Carlo Goldoni a metà del ’700 – nei campi, nelle calli, lungo i canali. I commercianti cantavano anch’essi offrendo le loro merci. Gli operai cantavano lasciando il lavoro. I gondolieri cantavano attendendo i clienti”.
“Quella della Cappella Marciana – ci dice – è una storia molto più ricca di quanto si possa immaginare, e ha rappresentato, in questo suggestivo punto d’incontro tra oriente e occidente, il momento in cui la musica occidentale, allontanandosi dalla cultura mediterranea del tempo, ha preso una direzione nuova trovando la propria vocazione”Nella serata, ideata in collaborazione con Basilica e Procuratoria di San Marco, sono stati eseguiti lo Stabat Mater di Giovanni Pierluigi da...
“La ricchezza è tale – ha aggiunto Gemmani in riferimento alla storia veneziana – che noi stessi ancora non conosciamo l’opera di tutti i compositori dei secoli passati, e quando riportiamo alla luce qualcosa di sconosciuto vi è sempre grande stupore per la qualità delle pagine che dopo tanto tempo tornano finalmente a risuonare”
La vicinanza tra pagine della classicità rinascimentale e l’intensa espressione di un’opera contemporanea evidenzia il legame tra passato e presente: quale che sia il suo linguaggio, la fisionomia che assume nel corso del tempo, la musica è sempre un tentativo di giungere alla profondità ultima delle cose
Biennale Musica Pietrangelo Buttafuoco Lucia Ronchetti
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