I curdi accettano la tregua, ma non il ritiro.
DALL’INVIATO A BEIRUT. La tregua raggiunta ieri non ha fermato la battaglia a Ras al-Ayn, la città delle Siria settentrionale che da nove giorni resiste all’assalto dell’esercito turco e dei miliziani arabo-sunniti alleati. I guerriglieri curdi della Ypg tengono ancora il centro ma anche questa mattina la città è sotto il fuoco dell’artiglieria turca e dal confine si sentono intensi scambi fra mitragliatrici e armi leggere.
La Turchia rivendica una fascia di sicurezza lungo oltre 400 chilometri di confine, dall’Eufrate fino all’Iraq. Gran parte della fascia è però ora sotto il controllo dei governativi, in accordo con le forze curde. L’esercito siriano si sta espandendo a Est di Kobane e nella zona della città di Qamishli, mentre a Manbij sono presenti anche uomini della polizia militare russa, a frenare ancora di più l’espansione turca.
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