Una settimana fa la Cgil raggiungeva le 500mila fime per il referendum abrogativo. Oggi l'Upb fa chiarezza: la flessibilità non ha portato più part time o atip…
Solo una settimana fa Maurizio Landini, segretario della Cgil, era raggiante: il suo sindacato è riuscito in poco tempo a raggiungere le 500mila firme necessarie per chiedere il referendum abrogativo del Jobs Act, la riforma del lavoro targata Renzi che nel 2015 ha portato più flessibilità nel mondo del lavoro con l'introduzione del contratto a tutele crescenti.
"Nonostante la bassa crescita dell’economia italiana e, soprattutto, le crisi sanitaria e inflazionistica, negli ultimi dieci anni il mercato del lavoro ha espresso una significativa dinamica che ha avuto come protagonisti soprattutto i lavoratori al di sotto dei 50 anni. Questi lavoratori hanno visto una continua crescita delle posizioni lavorative sia a termine sia a tempo indeterminato ", si legge a pagina 372 del report.
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