Lukashenko vince le elezioni presidenziali in Bielorussia

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Alexander Lukashenko è stato rieletto presidente della Bielorussia per il settimo mandato consecutivo. Le elezioni si sono svolte in un clima teso, con la repressione dell'opposizione e l'assenza di media indipendenti.

Le elezioni presidenziali in Bielorussia si sono concluse con la vittoria di Alexander Lukashenko , per il settimo mandato consecutivo. Lukashenko , 70 anni, ha superato tre rappresentanti di partiti filogovernativi e Hanna Kanapatskaya, formalmente indipendente ma indicata dall'opposizione come un'emanazione del regime sempre più vicino alla Russia di Vladimir Putin.

La campagna elettorale si è svolta in un clima molto teso, e in assenza di media indipendenti, dopo l'ulteriore inasprimento sull'opposizione e la stretta sulla società civile. Sono state costrette a chiudere negli ultimi quattro anni 1.161 ong. Ci sono 1.246 prigionieri politici, incluso il Premio Nobel per la pace Ales Byayatski, attivisti e numerosi giornalisti, secondo i dati di Viasna, di cui Byalyatsky è presidente. Non sono stati autorizzati ad avere contatti con familiari e avvocati da più di un anno Maksim Znak, Viktar Babaryka, Mikalai Statkevich, Siarhei Tsikhanouski, il marito di Svetlana, ora leader dell'opposizione, e molti altri. La loro è considerata una'scomparsa forzata' a tutti gli effetti. Più di 3.270 persone sono state condannate per aver preso parte alle proteste in seguito al voto del 2020, ma il numero di coloro che sono stati condannati per motivi politici da allora potrebbe essere il doppio, sempre secondo Viasna.In un post su TikTok, dove è sbarcato in vista del voto di oggi, Lukashenko, eletto per la prima volta nel luglio del 1994, ha detto:'Non c'è bisogno di impegnarsi'. Non saranno aperti seggi all'estero. Sono state aumentate pensioni e salari pubblici e graziati decine di prigionieri politici, anche se nessuno degli esponenti più in vista. 'Batka' (padre), come si fa chiamare Lukashenko, era direttore di una fattoria collettiva di maiali prima di impegnarsi in una campagna populista e contro la corruzione delle nuove elite che lo ha fatto eleggere deputato nel 1993. La candidatura di Tsikhanoushkaya nel 2020, che si era presentata dopo l'arresto del marito, aveva dato nuova vita all'opposizione che per mesi dopo il voto era scesa in piazza a Minsk per chiedere nuove elezioni e denunciare le frodi. Migliaia di persone erano state arrestate. Tsikhanoushkaya era stata costretta, come molti altri dissidenti, all'esilio in Lituania, da dove ha chiesto di evitare proteste, per evitare il ripetersi della violenta repressione, ma piuttosto di scegliere sulla scheda elettorale l'opzione'voto contro tutti'. Fra le tattiche intimidatorie adottate dal regime in vista delle elezioni, quella di portare via i figli degli attivisti legati all'opposizione, pratica riservata in precedenza solo ai figli dei prigionieri politici, una variante di quanto messo in atto anche in Russia, notoriamente nel caso di Masha Moskalev, la ragazzina di 12 anni che nel 2022 era stata sottratta al padre e mandata in orfanotrofio, e poi dalla madre con cui non aveva mai vissuto, dopo aver fatto un disegno contro la guerra in Ucraina a scuola. La famiglia dell'attivista Vasyl (nome di fantasia) è stata di recente, dopo la sua incriminazione lo scorso anno per aver diffuso materiale estremista, inserita nella lista ufficiale di quelle'in situazione socialmente pericolosa', uno status che può costare, a lui e alla moglie, la perdita dei diritti genitoriali e ai loro figli l'orfanotrofio. Anche solo iscriversi a uno dei media proibiti, o rilanciare e commentare post anti Lukashenko, può portare all'incriminazione per diffusione di materiale estremista. Una commissione speciale discute e decide se inserire una famiglia alla lista di quelle in situazioni socialmente pericolose nel giro di soli 15 minuti, denuncia Radio Free Europe. L'attivista Alena Lazarchyk ha perso la custodia del figlio dopo essere stata arrestata per aver protestato contro le elezioni del 2020. Le famiglie incluse nella lista di quelle socialmente pericolose vengono tenute sotto controllo. Medici o funzionari pubblici fanno loro visita non annunciata anche fino a sei volte a settimana. A Vasyl erano stati dati tre mesi per'intraprendere un percorso di correzione'. Se non lo avesse fatto i suoi figli sarebbero stati'portati via dalla famiglia'. Per questo ha lasciato la Bielorussia. Nel 2023 tribunali del Paese hanno emesso sentenze per rimuovere i diritti genitoriali di 1.225 uomini, 595 donne e 467 coppie, come ha denunciato la giudice della regione di Brest, Svyatlana Ilyushina, senza precisare quanti di questi casi fossero motivati politicamente. Lo scorso novembre, ci sono stati un centinaio di operazioni delle forze di sicurezza contro il Consiglio di coordinamento dell'opposizione

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