Un'analisi delle preferenze dolciarie degli italiani: dai classici intramontabili ai nuovi trend salutari. Esplora l'evoluzione del gusto italiano, tra tradizione e consapevolezza.
Gli italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori e…golosi. Una verità che pochi possono negare. Quando si parla di golosità, qual è la prima parola che viene in mente? Naturalmente il dolce. Se pensiamo alla loro tradizione gastronomica, il panorama è ricco di prelibatezze che raccontano la storia, la cultura e le tradizioni del Belpaese da nord a sud.
Nel mese più detox dell’anno, parlare di dolci sembra quasi un ossimoro, eppure gennaio non porta con sé soltanto buoni propositi, che spesso s’infrangono sull’uscio di una pasticceria, ma anche dolcissime consapevolezze, come quelle riguardanti le preferenze degli italiani in materia dolciaria. Secondo uno studio condotto da YouGov, nonostante i cambiamenti nelle abitudini di consumo, i dolci tradizionali continuano a regnare sovrani, ma con una nuova consapevolezza che unisce piacere e benessere. Qui l’ostinazione creativa non ha campo, i grandi classici non si battono, ma classici per davvero, come i biscotti preferiti dal 95,6% degli italiani. I gelati, al secondo posto con un granitico 85,4%, ci insegnano che oramai la bontà di questo prodotto non è relegata solamente ai mesi caldi dell’anno, dove comunque il consumo schizza alle stelle, vedendoli anche come sostituti del pasto, e che i maestri gelatai riescono ad adattarli alle stagioni seguendo la freschezza dell’ingredientistica proposta dal periodo in questione. Non importa se freschi o confezionati, i gelati restano sempre una valida alternativa al classico dolce. Fra le preferenze spiccano anche gli snack dolci confezionati, scelti per praticità e facilità d’assunzione. Non dimentichiamo inoltre il sempre più nutrito, pare il caso di dirlo, popolo degli aficionados del bar e laboratori di pasticceria, in aumento nonostante il rincaro medio dei prezzi dei prodotti di caffetteria. Difficile immaginare una giornata senza una brioche fresca al bar o in pasticceria, un piacere quotidiano per il 70% degli italiani. E non è solo questione di quantità: ogni italiano effettua circa 200 acquisti annuali in ambito dolciario, con uno scontrino medio di 22 euro. Da una lettura semplicistica dei dati finora sviscerati potremmo apparire come un popolo di gozzovigliatori da girone dantesco, e invece così non è. Stiamo sempre più attenti a creare un giusto mix fra benessere e godimento. La vera chiave del cambiamento sta nella crescente consapevolezza alimentare. Se il 65% degli italiani non rinuncia al piacere di un buon dolce, c’è anche un 75% che fa delle scelte sempre più orientate alla salute. La lettura attenta delle etichette, un gesto che il 47,5% dei consumatori compie prima di acquistare un dolce, è diventata una prassi. E il 45,8% predilige dolci che si inseriscono in un regime alimentare compatibile con la dieta, laddove possibile. Questa nuova sensibilità alimentare ha dato vita a tre principali tipologie di consumatori: gli “attivi”, o consumatori salutisti (31,3%), che seguono diete salutari e scelgono prodotti sostenibili, i “moderati” (31,2%) più flessibili e gli health passives (37,5%), ancora legati alle scelte più tradizionali e non molto interessati al binomio cibo-salute. Ma a fronte di un mercato che cambia e di una popolazione sempre più consapevole, c’è un popolo di golosi nascosto tra le ricerche del web, dove si sa che la crapula è d’uopo. La classifica di Google Trends vede ancora in testa, con un deciso stacco, il tiramisù, un grande classico, spesso proposto in mille declinazioni, ma che gli italiani preferiscono ancora alla maniera tradizionale. Al secondo e terzo posto, la presenza dei dolci natalizi è inequivocabile: panettone e pandoro, pilastri delle festività appena trascorse, si confermano tra i dolci più amati, seguiti dalla colomba pasquale, indice di come le festività influenzino ricerche e desideri degli italiani. Al quinto posto, troviamo il ciambellone, tipico dolce da colazione, seguito a breve distanza dal cornetto, altro simbolo della tradizione da gustare al mattino. Torrone e cannoli siciliani, con la loro croccantezza irresistibile, si piazzano al sesto posto, seguiti dalla pastiera napoletana, che conquista l’ottava posizione, e dalla zeppola, protagonista assoluta tra i dolci del prossimo Carnevale, che si colloca al nono posto. A chiudere la lista ci sono gli struffoli, piccoli, ma dal gusto inconfondibile. E se la classifica dei dolci più ricercati online ci parla di tradizione, non mancano le incursioni dei dolci che, pur non appartenendo alla tradizione italiana, sono comunque presentissimi e oramai adottati: cheesecake, profiteroles e crème brûlée. Insomma, da un lato un pubblico nuovo, attento alle etichette, fit e salutista che sa dosare gli zuccheri anche quando inserisce i dolci nell’alimentazione quotidiana, dall’altro un popolo di impenitenti epuloni telematici che freme all’idea di realizzare gaudenti tiramisù casalinghi. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Probabilmente tra il tapis roulant e la pasticceria
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